Dietro le quinte dell’agenzia: intervista a Isabella Castelli

isabella castelli

Il team è tutto.

Questo è uno dei valori fondamentali di questa agenzia. Facciamo del nostro meglio, quotidianamente, per mettere le persone al centro (con gesti concreti). Qui potete leggere cosa intendiamo.

Con questa serie di interviste vogliamo farvi conoscere meglio i protagonisti di questa agenzia, le persone che ogni giorno scrivono, raccontano, creano comunicati, contattano i giornalisti, cercano e sviluppano notizie. Il cuore pulsante, insomma. Le persone senza le quali questa realtà non crescerebbe costantemente.

Oggi diamo la parola a Isabella Castelli, che è entrata a far parte di questa meravigliosa squadra nel mese di giugno 2020.

1) Isabella, quali sono stati i passi che hai fatto per arrivare ad abbracciare questo mestiere?

Diciamo che già da piccola avevo le idee molto chiare su cosa mi sarebbe piaciuto fare da grande.

Ho iniziato ad appassionarmi a questo lavoro da lontano: nei film e nelle serie tv americane che guardavo, il ruolo che mi affascinava sempre di più era quello della Publicist e così mi sono documentata su come fare per diventarlo, spulciando, già dal liceo, gli annunci online di lavoro e le caratteristiche richieste (qualcuno lo chiamerebbe DOC, altri determinazione, a voi la scelta).

2) Quali sono gli aspetti di questo lavoro che ami di più?

Sicuramente il potere di far arrivare una bella storia alle persone.

Là fuori ci sono tantissime storie che valgono la pena di essere raccontate e il nostro superpotere è un po’ quello di far arrivare queste storie alle persone, attraverso la collaborazione dei giornalisti e delle redazioni.

3) Quanto è importante, secondo te, la scrittura, in questa professione?

La scrittura in questa professione è tutto: sono le parole a muovere il mondo e, ancor di più in questo lavoro, danno valore aggiunto alla storia che vogliamo raccontare. 

4) Cosa significa per te creare un’azione di media relations? E quali sono i lati più stimolanti?

Creare un’azione di Media Relations significa, pensando alla storia che vogliamo raccontare, avere già in mente il nostro target. Chi potrebbe parlarne, chi potrebbe esserne affascinato e interessato. Il lato più stimolante è sicuramente vedere che il giornalista a cui abbiamo bussato alla porta in punta di piedi ha capito come noi l’importanza della storia, esponendosi in prima persona per raccontarla.

5) Raccontaci i tuoi obiettivi futuri

Essere in grado di dar voce a sempre più storie: di aziende, di startup, di piccoli o grandi progetti.

E ovviamente di poter fare questo lavoro per più tempo possibile.

6) Che consiglio daresti a un giovane che vuole intraprendere questa professione? 

Di non smettere mai di informarsi, appassionarsi, macinare idee e cogliere il bello di ogni storia, ma soprattutto di mettere la gentilezza sempre al primo posto: tra colleghi, che non sono avversari ma compagni di strada, con i giornalisti, con cui deve nascere una relazione sincera e di rispetto, e con le storie che vogliamo raccontare, che devono essere stimolanti, ma soprattutto vere.

Grazie, Isabella. Alla prossima, con gli altri protagonisti di Disclosers.

Redazione

Siamo una boutique di PR e Media Relations per imprese e personal brand. Facciamo in modo che ogni settimana le imprese e i progetti per i quali lavoriamo ottengano delle pubblicazioni (articoli, menzioni, citazioni, servizi televisivi, passaggi radiofonici – in modo organico, quindi non a pagamento) su media rilevanti

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