Gli ingredienti fondamentali di un comunicato stampa

la struttura di un comunicato

Il comunicato stampa è uno degli strumenti più utili nell’ambito delle PR e delle Media Relations. Al contrario di quanto affermato in alcuni contesti (in cui si dichiara – con superficialità -: “Il comunicato stampa è morto”), questo documento rimane uno dei modi più efficaci per trasferire informazioni ai media. 

Tuttavia, perché un comunicato stampa sia realmente utile e abbia un impatto, è necessario che venga strutturato correttamente e contenga gli ingredienti essenziali. 

In questo articolo, esploreremo nel dettaglio quali sono questi elementi e come utilizzarli per massimizzare la visibilità e la rilevanza di una notizia.

Cos’è un comunicato stampa e perché è importante

Un comunicato stampa è un documento che un’azienda, un’organizzazione o un’agenzia invia ai media per annunciare una notizia, promuovere un evento o comunicare aggiornamenti rilevanti riguardo un brand (o un personal brand). Non è semplicemente un testo informativo, ma un ponte tra il brand e i giornalisti, pensato per catturare l’attenzione e fornire spunti di interesse mediaticamente utili.

Un buon comunicato stampa deve:

  • Catturare subito l’attenzione del giornalista con informazioni chiare e funzionali
  • Rispondere ai criteri di notiziabilità, rilevanza e attualità.
  • Offrire contenuti utili e verificati.
  • Evitare autoreferenzialità eccessiva, concentrandosi invece sull’utilità per il lettore finale.

In un contesto dove il flusso di informazioni è costante e il tempo è limitato, il comunicato stampa deve essere un documento chiaro dal punto di vista contenutistico: focus sulla notizia, per evitare una dispersione dell’attenzione.

Gli elementi chiave di un comunicato stampa

1. Titolo

Il titolo è il primo elemento che un giornalista legge. Deve essere chiaro, diretto e capace di sintetizzare la notizia principale in poche parole.

  • Esempio efficace: “Nuove nomine: X Y è il nuovo Country Manager dell’azienda Z.”

Un titolo ben costruito cattura l’attenzione e invita il giornalista a leggere il resto del comunicato. Evita di essere troppo generico o eccessivamente lungo: punta invece su un messaggio diretto che metta in evidenza l’elemento più interessante della notizia.

2. Sottotitolo

Il sottotitolo è un complemento del titolo e serve a fornire ulteriori dettagli, aggiungendo profondità e contesto.

  • Esempio efficace: “La società Z amplia la sua leadership per puntare all’espansione internazionale.”

Il sottotitolo è particolarmente utile per chiarire o approfondire il contenuto del titolo, aiutando il lettore a comprendere immediatamente il valore della notizia.

3. Il primo paragrafo

Il primo paragrafo è forse la parte più importante del comunicato. Deve rispondere subito alle domande principali: chi, cosa, dove, quando e perché.

Ad esempio:

“Milano, 16 gennaio 2025 – La società Z annuncia oggi la nomina di X Y come nuovo Country Manager per l’Italia. La scelta rientra in una strategia di crescita che punta a consolidare la presenza del brand nel mercato europeo.”

Questo paragrafo è cruciale per catturare l’interesse iniziale del giornalista e fornire subito un contesto chiaro.

4. Corpo del testo

Il corpo del testo è il cuore del comunicato e deve:

  • Approfondire i dettagli della notizia.
  • Aggiungere contesto, dati e informazioni rilevanti.
  • Sostenere la credibilità attraverso citazioni, numeri o riferimenti autorevoli.

Una struttura logica del testo potrebbe includere:

  • Secondo paragrafo: dettaglio sulla notizia o iniziativa, con eventuali numeri e informazioni che dimostrino la rilevanza.
  • Terzo paragrafo: citazioni di persone chiave (es. CEO, manager).

“X Y, CEO di Z, ha dichiarato: ‘Siamo entusiasti di accogliere X Y nel nostro team. La sua esperienza sarà determinante per affrontare le sfide del mercato e consolidare la nostra leadership.’”

Un aspetto fondamentale nel corpo del testo è la coerenza narrativa. 

Ogni paragrafo deve seguire una logica che accompagni il lettore verso una comprensione più approfondita della notizia. Ad esempio, se si sta annunciando un evento, è utile includere dettagli come data, luogo, partecipanti previsti e obiettivi. Se si tratta di un lancio di prodotto, è importante descriverne le caratteristiche distintive e il valore aggiunto per il mercato.

Un ulteriore consiglio è quello di utilizzare dati concreti per supportare le affermazioni. Numeri, statistiche e risultati possono rendere la notizia più tangibile e credibile agli occhi dei media.

5. Conclusione

La conclusione del comunicato deve sintetizzare i punti principali e lasciare un messaggio chiaro sul futuro. Ad esempio, potrebbe evidenziare i prossimi passi dell’azienda o sottolineare i benefici di un progetto appena avviato.

“Questa nomina rappresenta un passo fondamentale nella nostra strategia di crescita, e siamo certi che contribuirà a rafforzare il nostro posizionamento nel settore.”

6. Boilerplate

Il boilerplate è una breve descrizione standard dell’azienda, solitamente posizionata alla fine del comunicato. Deve includere:

  • Anno di fondazione.
  • Attività principali.
  • Premiazioni o riconoscimenti rilevanti.
  • Dati sintetici ma significativi.

“Fondata nel 2010, Z è un’azienda leader nel settore X, con oltre 500 dipendenti e una presenza in più di 20 paesi.”

Il boilerplate è utile non solo per fornire contesto, ma anche per rafforzare la credibilità dell’azienda, sottolineando elementi chiave come leadership, innovazione e affidabilità. Questo paragrafo standard dovrebbe essere aggiornato regolarmente per includere eventuali nuovi traguardi o riconoscimenti.

7. Contatti

Inserire sempre i riferimenti per ulteriori informazioni: nome, email, numero di telefono e, se utile, link al sito web o ai profili social. Questi dettagli sono fondamentali per facilitare il lavoro del giornalista.

Gli errori da evitare

Anche un buon comunicato stampa può perdere efficacia se contiene errori evitabili. Tra i più comuni:

  1. Contenuto troppo autoreferenziale: il comunicato deve concentrarsi sul valore per il lettore finale e non solo sull’azienda.
  2. Dati non verificati o non contestualizzati: ogni informazione fornita deve essere accurata e rilevante.
  3. Eccessivo uso di tecnicismi: salvo che il target sia altamente specializzato, è meglio utilizzare un linguaggio semplice e accessibile.
  4. Bombardamento di informazioni senza una struttura logica: un comunicato disorganizzato rischia di confondere il lettore.
  5. Titoli sensazionalistici: evitare di esagerare l’impatto della notizia, per non rischiare di perdere credibilità.

Un errore spesso sottovalutato è quello di non adattare il comunicato al pubblico di riferimento. 

Ad esempio, un comunicato indirizzato a media locali dovrebbe enfatizzare gli aspetti rilevanti per quella specifica comunità.

Ecco uno schema riassuntivo

Parole per creare connessioni

Scrivere un comunicato stampa efficace richiede attenzione, chiarezza e una profonda comprensione del pubblico a cui ci si rivolge. Seguendo questi principi e includendo tutti gli elementi chiave, è possibile creare un documento che non solo informi, ma catturi l’interesse e stimoli l’azione.

In un mondo in cui i media ricevono centinaia di comunicati ogni giorno, l’abilità di distinguersi diventa essenziale. E questo non dipende solo dalla notizia che si comunica, ma anche da come la si racconta.

Applicare una strategia solida nella redazione dei comunicati stampa non è solo una questione di tecnica, ma di visione. Ogni parola deve essere pensata per creare connessioni e rafforzare la reputazione del brand. 


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