Ogni giorno il calendario ci ricorda una nuova ricorrenza: dalla Giornata Mondiale della Terra alla Giornata della Salute Mentale, dalla Giornata contro la Violenza sulle Donne alla Giornata Mondiale delle Api.
Si tratta di momenti simbolici nati con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su temi di grande interesse per la collettività, ma che, all’interno dell’ecosistema comunicativo, hanno assunto anche un’altra funzione: rappresentano, infatti, occasioni preziose per i brand e le organizzazioni che desiderano inserirsi in conversazioni già attive nella società, a condizione che sappiano farlo con consapevolezza, coerenza e senso.
Il newsjacking
In questo contesto si inserisce il concetto di newsjacking, ovvero la pratica di intervenire strategicamente su un tema di attualità per portare l’attenzione sul proprio brand, valorizzandone la voce, i valori e la visione. Applicato alle giornate mondiali, il newsjacking può rivelarsi uno strumento estremamente efficace, ma solo se utilizzato con misura e profondità, evitando la tentazione di limitarsi a “presidiare una data” con un messaggio generico, che finisce per perdersi nell’infinito flusso di notizie.
Ciò che distingue un intervento superficiale da una comunicazione approfondita e personalizzata è la capacità di costruire un messaggio che non solo intercetti un tema di attualità, ma che lo attraversi con autenticità, offrendo un punto di vista specifico, ben radicato nell’identità dell’organizzazione che lo esprime.
In questo senso, il newsjacking non è una scorciatoia per ottenere visibilità, ma un’azione che va preparata con attenzione: richiede ascolto attivo, una chiara definizione del perimetro tematico su cui si può intervenire e un team pronto ad agire con tempestività, ma anche con lucidità e responsabilità.
Ma come si passa, concretamente, dall’intenzione di “esserci” in una conversazione d’attualità alla costruzione di un contenuto che sia davvero efficace?
Il processo parte da un monitoraggio attento e costante del contesto informativo: non si tratta solo di seguire le testate giornalistiche o i calendari delle giornate mondiali, ma di allenare uno sguardo strategico capace di cogliere i segnali deboli, gli spunti che emergono nei social, le domande che si affacciano nel dibattito pubblico, anche quando sono ancora in fase embrionale.
Una volta intercettato un tema potenzialmente rilevante, il passaggio decisivo è la sua traduzione in chiave editoriale, ovvero la capacità di filtrare quell’argomento attraverso l’identità del brand, le sue priorità narrative, il tono di voce e gli obiettivi strategici del momento.
Questo significa, in pratica, chiedersi non tanto “come possiamo dire qualcosa su questo tema?”, ma piuttosto “che cosa abbiamo da dire – di nostro, di autentico – su questo tema?”.
È solo così che il newsjacking smette di essere una reazione estemporanea e diventa una leva per generare senso, posizionamento e connessioni durature.
Nel nostro lavoro quotidiano come agenzia, abbiamo potuto osservare come, se affrontato con la giusta prospettiva, il newsjacking possa contribuire in modo significativo al posizionamento di un brand, soprattutto quando si tratta di affrontare temi sensibili e ad alto impatto emotivo.
Il caso di Ciaodino
È il caso, ad esempio, della Giornata internazionale della Donna e della Festa del Papà, entrambe celebrate durante il mese di marzo, in cui Marta Vighi e Chiara Guerra hanno lavorato al fianco di Ciaodino per analizzare le diverse iniziative promosse dalle aziende italiane a tutela dei dipendenti spesso invisibili agli occhi della legge.
Attraverso la lettura di dati e stime coerenti con il tema, abbiamo dato voce a Ciaodino, da sempre impegnato nella difesa dei diritti dei lavoratori e delle loro esigenze, presentandolo come interlocutore autorevole su una questione tanto urgente quanto trascurata.
Ne è nato un testo di denuncia che mette in luce i gravi vuoti normativi che penalizzano i genitori non partorienti, cui spettano congedi parentali troppo brevi per poter vivere appieno la genitorialità, e tutte le persone che mestruano, spesso costrette a convivere con forti disagi fisici ed emotivi causati dalla dismenorrea, senza alcun riconoscimento.
La notizia è stata ripresa da Il Messaggero, WeWelfare, Il Manifesto sia online che cartaceo, Leggo.it, peoplearepeople.it
Il caso di SoLongevity
Un altro esempio significativo è il lavoro svolto in occasione della Giornata Mondiale dello Yoga, celebrata ogni anno il 21 giugno, in cui Melissa Casula e Caterina Vertaldi hanno affiancato SoLongevity, realtà all’avanguardia nella Longevity Medicine, per valorizzarne la partecipazione allo YogaFestival di Milano, il più grande raduno yoga in Italia.
Attraverso la voce del dott. Alberto Beretta, Direttore del Comitato Scientifico, abbiamo raccontato come la pratica dello yoga – sempre più riconosciuta anche dalla comunità scientifica – si inserisca a pieno titolo nelle strategie evidence-based per una vita lunga e in salute.
Dai benefici sulla variabilità della frequenza cardiaca alla riduzione dello stress, l’intervento ha evidenziato il ruolo centrale dello yoga nell’ambito della longevità preventiva. Un’occasione per ribadire che vivere meglio, oggi, significa anche riappropriarsi di una dimensione di armonia e consapevolezza, esattamente come suggeriva il tema dell’edizione 2024 dello YogaFestival, “Yoga, armonia infinita”.
Alcune testate che hanno ripreso la notizia sono Vanity Fair, Io Donna, Ansa, Marieclaire, La Nazione.
Questi due casi dimostrano come il newsjacking, se inteso non come tecnica da applicare meccanicamente ma come approccio strategico alla comunicazione, possa trasformare una semplice ricorrenza in un’occasione per rafforzare il legame tra brand e comunità.
È per questo che, in Disclosers, ci impegniamo a costruire con i nostri clienti strategie che non si limitino a “presenziare” temi di attualità, ma che partano da un’analisi accurata del contesto, delle priorità del brand e delle conversazioni realmente significative per il pubblico di riferimento, allenando sempre la nostra “creatività mediatica”.
Crediamo, infatti, che ogni intervento pubblico debba poggiare su tre pilastri fondamentali:
- l’autenticità del messaggio,
- la coerenza con i valori dell’organizzazione
- la capacità di generare valore per chi ascolta.
Quando questi tre elementi si incontrano, anche una singola pubblicazione in occasione di una giornata simbolica può lasciare un segno duraturo, contribuire al dibattito pubblico e restituire senso all’atto stesso di comunicare.
In un panorama comunicativo sempre più affollato, dove i brand si contendono l’attenzione del pubblico all’interno di un flusso continuo e caotico di informazioni, la differenza non la fa chi parla di più, ma chi sa scegliere quando, perché e come intervenire.
Il newsjacking, se ben progettato, non è solo una risposta rapida all’attualità: è una pratica che richiede lucidità, preparazione e una forte aderenza valoriale.
Intercettare il presente per rafforzare il proprio posizionamento significa, in definitiva, prendersi la responsabilità di contribuire al dibattito pubblico con contenuti che siano davvero rilevanti, evitando l’opportunismo e coltivando la coerenza.