Quando una storia diventa notizia: criteri, costruzione e impatto

8 Mar 2025

pr e media relations

In un mondo ideale, ogni storia con alcuni elementi troverebbe il suo spazio per emergere e per essere raccontata, ma se ci caliamo nella realtà, perché sia d’interesse per la stampa, una storia ha bisogno di essere costruita in base a criteri di notiziabilità, all’identità della testata che la pubblica, allo stile del giornalista che la scrive e al contesto mediatico in cui si inserisce.

Questo non significa che alcune storie siano meno rilevanti o meritevoli di altre, ma che il modo in cui vengono raccontate ne determina la capacità di catturare l’attenzione dei media e quindi del pubblico. 

In altre parole, la notizia non è solo ciò che accade, ma è il “come” viene narrata.

Uno dei modi in cui viene costruita una notizia, ad esempio, non è seguendo la cronologia degli eventi, ma con la tecnica della piramide rovesciata, che appunto rovescia l’approccio narrativo tradizionale che segue una linea temporale. Mentre tendiamo a raccontare storie in modo cronologico, per esempio partendo dall’inizio per arrivare alla fine, il giornalismo adotta spesso una struttura completamente diversa.

Nel modello della piramide rovesciata, la storia inizia con le informazioni più rilevanti e significative, quelle che catturano immediatamente l’attenzione del lettore e che rispondono a domande fondamentali come: Chi, Cosa, Quando, Dove, Perché e Come.

Queste informazioni vengono presentate per prime, dando al lettore una panoramica immediata della notizia. Poi, mano a mano che la storia prosegue, si aggiungono ulteriori dettagli di supporto, ma senza mai sovraccaricare il lettore con informazioni irrilevanti.

Criteri di notiziabilità

Quali sono invece i criteri in base ai quali una notizia è ritenuta più notiziabile rispetto ad altre?

Facciamo un salto indietro nella storia e per rispondere in parte a questa domanda, incontriamo Johan Galtung e Mari Holmboe Ruge, due studiosi che in una loro ricerca del 1965 (“The Structure of Foreign News: The Presentation of the Congo, Cuba and Cyprus Crises in Four Norwegian Newspapers”), hanno sviluppato uno dei modelli più influenti sulla notiziabilità, e hanno individuato 12 criteri che spiegano perché alcune storie vengono selezionate e altre no:

  1. Frequenza – Le notizie che si sviluppano rapidamente e rientrano nei tempi di produzione dei media hanno più probabilità di essere riportate.
  2. Ampiezza – Eventi più grandi o con un impatto maggiore hanno più probabilità di essere notiziati.
  3. Non ambiguità – Più un evento è chiaro e facilmente comprensibile, più è notiziabile.
  4. Significatività culturale – Le notizie che riguardano la cultura e i valori del pubblico di riferimento sono più rilevanti.
  5. Consonanza – Se un evento conferma le aspettative del pubblico o dei giornalisti, è più probabile che venga pubblicato.
  6. Imprevedibilità – Eventi rari o sorprendenti hanno maggiore possibilità di essere riportati.
  7. Continuità – Se una notizia è già nei media, è più probabile che venga seguita e sviluppata ulteriormente.
  8. Composizione – I media cercano un equilibrio nei contenuti (ad esempio, un mix di notizie serie e leggere).
  9. Riferimento a élite nazionali – Eventi che coinvolgono persone influenti o istituzioni nazionali sono più notiziabili.
  10. Riferimento a élite internazionali – Eventi che coinvolgono leader o nazioni potenti ottengono più copertura.
  11. Riferimento a persone comuni – Le storie che riguardano individui, piuttosto che fenomeni astratti, attirano più attenzione.
  12. Negatività – Le notizie negative (conflitti, tragedie, crisi) tendono a ricevere più copertura rispetto a quelle positive.

Tuttavia, proprio Galtung, anni dopo, ha sottolineato come il suo lavoro fosse una critica e non un manuale: l’eccessiva attenzione al sensazionalismo e al dramma rischia di fornire informazioni distorte, creando confusione nelle persone.

Infatti, una ricerca di Statista conferma questa riflessione: il 37,6% degli italiani fatica a distinguere fatti reali dalle fake news online.

Questo ci porta a una riflessione: ogni storia merita di essere raccontata, ma perché esprima al massimo il suo potenziale deve essere costruita in modo tale da risultare interessante per i media. Al contempo però, per conquistare la fiducia delle persone, deve essere veicolata in modo obiettivo e meno sensazionalistico possibile, rimanendo ancorata ai valori della veridicità.

La sfida, allora, è trovare il giusto equilibrio tra autenticità e costruzione narrativa. 

Il giornalismo e le PR condividono questa missione: dare forma alle informazioni affinché non solo vengano lette, ma soprattutto comprese e ricordate.


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