Quando un nuovo cliente si avvicina per la prima volta alla nostra agenzia, per prima cosa svolgiamo un’intervista durante la quale cerchiamo di estrarre e sviluppare gli elementi di maggiore interesse mediatico, che andranno poi inseriti nei diversi comunicati stampa previsti dalla strategia.
Cerchiamo di capire prima di tutto quali sono le notizie all’interno della storia/del servizio/del prodotto/del progetto del cliente. E per fare questo è importante mettersi dalla parte dei giornalisti, abbandonando per qualche ora il proprio ruolo.
Ed è proprio durante questa fase che si costruiscono le fondamenta per una campagna di digital pr efficace.
Perché il cuore di un’attività di media relations risiede nella capacità di comprendere, estrarre e sviluppare UNA NOTIZIA. Anche dove sembra, in apparenza, che non ci sia alcuna notizia.
Per questo motivo è essenziale analizzare e scomporre il proprio progetto in ogni suo aspetto e in ogni suo volto e saper cogliere quali, fra tutti, rappresentano gli elementi mediaticamente più interessanti ed notiziabili. Quegli elementi che rivestono il ruolo di attori protagonisti all’interno delle comunicazioni.
In questo articolo parleremo proprio di come riuscire a capire quali sono gli elementi più notiziabili e mediaticamente più rilevanti, in modo da poter costruire la propria strategia di digital pr in maniera efficace al fine di raggiungere gli obbiettivi prefissati.
(tutto questo è spiegato nel dettaglio in PR School, la prima scuola online sulle digital pr e le media relations)
“Ma Jessica, come posso individuare l’elemento di maggiore interesse per il giornalista? Ogni aspetto della mia realtà è importante e interessante.”
Si tratta della prima domanda e della prima osservazione che spesso mi viene posta nel momento in cui spiego la necessità di focalizzarsi SOLO su argomenti e tematiche del proprio progetto, che siano in grado di attirare l’attenzione e l’interesse dei giornalisti.
Quando si desidera fare in modo che il proprio progetto raggiunga i mezzi mediatici, come tv, i quotidiani, magazine, riviste, radio, ecc, infatti, è importante creare una strategia di media relations che si focalizzi su un unico focus mediaticamente valido, all’interno di ogni singolo comunicato.
Ad esempio:
- grande numero di assunzioni previste in azienda;
- gesto importante di un imprenditore nei confronti dei suoi dipendenti (come ad esempio questa notizia, apparsa su Corriere della Sera, su tutti i maggiori quotidiani, radio, tv e che abbiamo curato personalmente con la nostra agenzia, dall’individuazione degli elementi chiave, alla produzione del comunicato fino alla diffusione ai singoli giornalisti);
- acquisizioni;
- nuovi servizi in grado di generare un impatto sul mercato;
- quotazioni in borsa;
- avvio di una campagna di crowdfunding;
- partnership importanti;
- grandi investimenti;
- inaugurazioni;
- chiusura di contratti rilevanti;
- iniziative speciali;
- ricerche e analisi del proprio settore (con pubblicazione di dati significativi)
Infatti, non tutti gli aspetti del proprio progetto riescono ad attirare e mantenere l’attenzione del target di giornalisti con cui si vuole entrare in contatto.
Un elemento che risulterà interessante per un giornalista che parla di imprenditoria potrebbe non riscuotere il medesimo interesse per un giornalista che tratta tematiche molto tecniche, relative al settore di riferimento.
Molti imprenditori sono così (giustamente) appassionati del proprio progetto che credono che tutto ciò che riguarda l’azienda possa essere interessante agli occhi dei giornalisti con i quali ci si interfaccia. Questa attitudine, però, in ambito mediatico, porta spesso ad un rifiuto da parte del giornalista nel redigere un articolo, poiché non trova subito quel quid di mediaticamente accattivante, che è naturalmente portato a cercare.
Per cui, essere in grado di riconoscere e riuscire ad estrapolare solo ed esclusivamente gli elementi mediaticamente interessanti della propria attività rappresenta in realtà il nucleo delle digital pr e delle media relations.
RICERCARE ELEMENTI TRATTATI DAI GIORNALISTI
Uno dei primi consigli per allenarsi nel processo di identificazione e comprensione degli elementi in grado di essere definiti “notizie” è quello di effettuare delle ricerche online e capire quali sono gli argomenti relativi al proprio settore su cui i vari media si sono focalizzati maggiormente negli ultimi mesi.
C’è stata una maggiore enfasi sulla storia dell’azienda, sui dati del fatturato, sull’analisi dei dati di settore o sulla carriera dell’imprenditore?
Già questa prima analisi può fornire delle preziosi linee guida sulle notizie che i giornalisti hanno considerato di maggiore interesse per il proprio pubblico.
Quindi, come abbiamo detto, riuscire ad individuare gli elementi interessanti e mediaticamente appetibili ed eliminare invece tutti quelli che non fanno notizia o appaiono deboli agli occhi del giornalista è di estrema importanza ed è fondamentale esercitarsi.
LEGGERE QUOTIDIANI E MAGAZINE CON OCCHIO CRITICO (per comprendere come cambia il focus dei giornalisti su un determinato argomento)
Un altro ottimo metodo di allenamento da poter applicare tutti i giorni è quello di dedicare del tempo alla lettura sia dei quotidiani online che dei magazine e dei giornali cartacei relativi al settore che si vuole presidiare e all’interno del quale ci si muove. Si tratta di una tecnica e metodologia che anche noi mettiamo in pratica quotidianamente.
Essere in grado di inserire all’interno della propria strategia di digital pr solo gli elementi interessanti dal punto di vista giornalistico non è immediato, ma è indubbiamente determinante per far sì che questa sia efficace e funzionale.
Siamo consapevoli che mettersi nei panni del giornalista ed osservare tutto secondo il suo punto di vista non è semplice, ma è fondamentale per riuscire a comunicare al meglio con i redattori a cui decidiamo di rivolgerci ed ottenere risultati a lungo termine.
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