In che modo si può progettare un’attività di PR e Media Relations per un’organizzazione che opera nel settore Educational?
Abbiamo chiesto a Chiara Guerra, PR Manager in Disclosers, di condividere alcuni consigli pratici per la costruzione di un’attività di PR efficace.
- Mettere in evidenza aspetti innovativi e tecnologici qualora siano caratterizzanti per l’azienda. Un caso potrebbe essere come l’Intelligenza Artificiale supporta gli studenti nell’apprendimento creando programmi personalizzati che avanzano in base al livello di preparazione di ciascun utente.
- Raccontare la propria offerta formativa in modalità non promozionale ma cercando un gancio con l’attualità, quindi far emergere in che modo un corso risponda a delle esigenze collettive. Se ad esempio l’azienda fa corsi di lingue straniere bisogna contestualizzare il corso con dati che facciano emergere il livello medio di conoscenza delle lingue degli italiani, quanto la conoscenza di una lingua straniera conti per trovare nuove opportunità lavorative, cosa valutano gli head hunter in fase di selezione, ecc.
- Presentare analisi o riflessioni sul mercato Educational a cura di una delle figure chiave dell’azienda per spiegare trend di mercato e fare previsioni. Ad esempio se un’azienda è specializzata nella formazione nel settore hospitality mettere in evidenza le competenze richieste sempre più dal settore in base alle previsioni e/o trend del futuro, supportati da dati autorevoli.
- Per accrescere il proprio posizionamento è necessario comunicare anche la crescita sia in termini di fatturato che di personale assunto, mettendo in rilievo iniziative di welfare se presenti, inaugurazioni di nuovi campus o sedi qualora l’azienda abbia sedi fisiche, far conoscere premi o riconoscimenti prestigiosi per il settore di riferimento
Per capire ancora meglio nel dettaglio questi concetti, vi presentiamo alcuni casi studio, come questo di SAE Institute raccontato da Angela Suriano, PR Manager.
SAE Institute è un Accademia per la formazione nei creative media, presente da oltre 25 anni a Milano e con altri 29 campus in Europa. Per promuovere una delle aree didattiche in cui opera, il gaming, e diffondere quindi tra i giovani la cultura del gioco oltre l’ambito puramente ludico ma applicato a diversi settori, SAE ha organizzato con lo studio di design We Are Muesli la seconda edizione di “Meet & Play”: 3 pomeriggi presso il WOW – Museo del Fumetto dedicati a sessioni di playtest aperti al pubblico, in cui è stato possibile testare i prototipi di gioco creati degli studenti e delle studentesse del triennio di Produzione Game di SAE Institute Milano. Nel corso dell’evento, sono andati in scena anche una serie di talk per approfondire le varie modalità per sviluppare i games e scoprire i diversi ambiti di applicazione.
La diffusione del comunicato stampa si è rivolta principalmente a giornalisti del settore gaming, tech ed innovazione, non solo di testate verticali, ma anche generaliste, individuati sia tra coloro con cui siamo già in contatto e con cui c’è già uno stretto rapporto di fiducia, sia attraverso un’attenta analisi mediatica. Parallelamente, la diffusione è avvenuta anche su testate locali per segnalare l’appuntamento. L’interesse della stampa si è sviluppato su diversi fronti: sia prendendo parte attivamente all’evento per osservare le modalità di svolgimento e intervistare gli organizzatori, sia con le segnalazioni in agenda da parte dei media locali, sia con pubblicazioni su testate verticali, ottenendo quindi nel complesso una copertura completa.
Un esempio di successo nel campo dell’educazione ce lo racconta anche Alice Maserati, PR Specialist in Disclosers.
Plena Education, Hub Educativo italiano specializzato nelle varie sfumature della creatività e della comunicazione, che ospita oltre 4000 studenti all’interno di diverse tipologie di scuole. In particolare, con tre di esse Ferrari Fashion School, Saint Louis College of Music e SPD Scuola Politecnica di Design abbiamo realizzato una serie di comunicati stampa che andassero ad indagare quali fossero le professioni del futuro oppure le più richieste, nei diversi ambiti: moda, musica e design e quali i percorsi di studio da seguire.
Questo è stato il modo per collegare poi differenti attività organizzate dalle scuole come ad esempio: open day e presentazione dei nuovi corsi e attività messe in campo per gli studenti. La tematica è stata molto apprezzata dalla stampa e ne sono scaturite diverse pubblicazioni tra cui: Fashion United, Il Giorno, Il Resto del Carlino, Studenti.it, Guitar Club, MiTomorrow e anche una bella intervista su Wired. Fornire il parere e la testimonianza di esperti del settore su tematiche di grande interesse, includendo anche consigli pratici da poter seguire, è stata sicuramente l’arma vincente.
