Le PR tra rigore e dimensione onirica: la parola a Isabella Castelli, PR Manager

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Abbiamo fatto due chiacchiere con la nostra PR Manager Isabella Castelli, che ci ha raccontato del suo percorso, del motivo per cui ha intrapreso il percorso da PR e quali sono secondo lei degli aspetti da non trascurare quando si pianifica una strategia di PR nei settori del luxury e degli eventi, ambiti che hanno segnato la sua esperienza, portandola a diventare una vera esperta in tema.

  • Qual è stata la scintilla che ti ha avvicinata al mondo delle PR? La mia scintilla è scattata in modo del tutto inaspettato e forse un po’ cinematografico: quando avevo 16 anni, ho visto per la prima volta in TV Il Diavolo Veste Prada, pellicola iconica per la mia generazione, che racconta il dietro le quinte del “magico” mondo delle redazioni di Moda. Groundbreaking, come direbbe Miranda Priestly, lo so, e forse una risposta poco originale, ma è in quel momento che ho voluto scavare a fondo, per capire cosa si celasse dietro le dinamiche dei magazine, dei brand e dei PR. Da ragazzina piuttosto testarda e determinata, ho iniziato a scoprire giorno dopo giorno il ruolo dell’ufficio stampa, fino a cercare online gli annunci di lavoro per capire cosa li accomunasse e, da lì, decidere il mio percorso di studi, che sarebbe stato infatti Scienze della Comunicazione.
  • Hai lavorato nel settore luxury spaziando tra wine, arte/gioiello e design: quali insegnamenti porti con te dopo queste esperienze? Dal mondo del lusso, che è da sempre stata una mia grande passione, porto sicuramente con me due cose: il sogno e il rigore. Il rigore, perché il lusso necessita di meticolosità e precisione in ogni passaggio: niente può essere lasciato al caso quando si raccontano prodotti esclusivi. La dimensione più onirica, in un secondo momento, è invece data proprio dallo storytelling che il luxury porta con sé e dall’incredibile sfida che è il raccontare con le parole l’unicità di un prodotto.
  • Quali sono gli aspetti fondamentali da considerare quando si costruisce una strategia PR in ambito luxury? Quali sono invece gli errori da evitare? Quando si costruisce una strategia di PR in ambito luxury, bisogna riuscire a far trasparire tutte le sfaccettature che un prodotto o un servizio in questo settore offre, da un gioiello ad una prestigiosa etichetta, fino ad arrivare ad un brand di moda o beauty o ad un ristorante/hotel. La strategia di PR deve essere perfettamente coordinata alla narrativa del brand, dai suoi canali social al sito, raccontando, con dovizia di particolari, tutte le unicità che contraddistinguono il cliente, posizionandolo così nel settore luxury. Come errore da evitare? Non lasciare niente al caso: nel lusso, ogni dettaglio deve essere curato e bisogna quindi assolutamente prestare la massima attenzione anche alle immagini selezionate per la cartella stampa, così come alla proposta di esperienze volte a far toccare con mano al giornalista il cliente di riferimento.
  • Hai anche una lunga esperienza nel settore degli eventi. In che modo un’attività PR può portare un valore aggiunto all’organizzazione di un evento? L’attività di PR, soprattutto quando si tratta di un evento B2C, è fondamentale per la sua riuscita. Lavorando in sinergia con una buona campagna di marketing, infatti, l’ufficio stampa ha la capacità di far arrivare all’utente finale, grazie alla preziosa mediazione del giornalista, tutte le informazioni di cui ha bisogno per poter presenziare ad un evento, decretandone così il suo successo.
  • Perché le PR sono un asset importante in una strategia di comunicazione? Le PR sono un asset fondamentale in una strategia completa di comunicazione, perchè, a differenza degli altri canali, permettono di far raccontare ad una terza persona, esterna all’azienda e con una voce autorevole, la propria realtà. È il giornalista, infatti, che attraverso le sue parole, ha la capacità di far arrivare al pubblico la notizia, aumentando così il proprio posizionamento.
  • Cosa consiglieresti a chi vuole entrare nel mondo delle PR? A chi vuole entrare in questo mondo, consiglio di non smettere mai di essere curiosi. Personalmente, le idee migliori per un taglio da dare ad un comunicato stampa mi vengono proprio quando non me lo aspetto: mentre sono in viaggio, ascolto un podcast o visito una mostra. Non esiste, in questo settore, un solo perimetro dove muoversi, ma ogni argomento può essere utile per veicolare una notizia in un modo nuovo e originale, contaminando tra loro vari settori. Infine, il nostro lavoro non esisterebbe senza i media, e tocca ad ognuno di noi tenersi costantemente aggiornato, per sapere, al momento opportuno quale testata o trasmissione contattare.

Redazione

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