Oggi l’attività mediatica portata avanti dalle aziende influisce enormemente sulle scelte delle persone (clienti e potenziali tali, partner, possibili investitori, fornitori, ecc): si vuole fare business con persone che ispirano fiducia, si acquistano prodotti di brand che si distinguono rispetto ad altri per i propri valori, si sceglie di seguire professionisti che sono punti di riferimento nel proprio settore e si vuole lavorare all’interno di organizzazioni in linea con il proprio bagaglio valoriale.
In questo contesto, la voce delle persone che costituiscono i pilastri di un’impresa e di un brand, diventa determinante: ed è proprio per questo motivo che imprenditori o imprenditrici, amministratori delegati e manager devono sviluppare, mantenere e consolidare il proprio personal brand.
L’82% delle persone, infatti, sono più propense a fidarsi di un’azienda quando le persone chiave sono attive a livello mediatico e il 77% dei consumatori (fonte: Entrepreneur.com) sono più propensi ad acquistare quando il CEO dell’azienda utilizza i social media per raccontarsi e raccontare.
Le pubbliche relazioni possono svolgere un ruolo fondamentale in questo processo, con strategie che siano in grado di guidare l’opinione pubblica, migliorando la reputazione e l’immagine dell’azienda.
Sicuramente (ed è importante prenderne consapevolezza) si tratta di dinamiche, soprattutto se si parte da zero, non veloci e i risultati non sono immediati.
Come si inizia a lavorare sul proprio personal brand?
- Innanzitutto, definite il vostro focus, il vostro perimetro, delineando le vostre nicchie di competenza: qualunque sia il vostro “cavallo di battaglia professionale” e il settore di riferimento della vostra azienda, costruite il vostro brand sulla base delle tematiche che governate con maggiore comoetenza e quindi individuate i media che si occupano di tali argomenti. Sempre meglio partire da testate più piccole e specializzate, per poi salire alle più conosciute.
- Essere attivi sui social media è una parte essenziale per affermare la propria voce, ma non è tutto. Avviare una newsletter o un blog e attivarsi su canali come Linkedin con articoli e post di approfondimento può essere di supporto perché la presenza di contenuti più lunghi racconterà meglio la vostra azienda e nel momento in cui vi relazionerete con i media, questi ultimi avranno già un’idea più chiara di un vostro possibile contributo.
Un esempio di un comunicato stampa che abbiamo realizzato per il nostro cliente GS Loft è la dimostrazione di come l’opinione dei CEO o dei founder delle aziende possa essere un valore aggiunto per i giornalisti che vogliono trattare temi specifici.
Ce ne parla Sara Lualdi, PR Specialist in Disclosers.
Puntare sulle competenze del cliente.
Un ottimo esempio di comunicazione che contribuisce a rinforzare il personal brand è la creazione di un comunicato che contiene dei consigli con focus su una tematica su cui il cliente dimostra una particolare competenza. Nel caso di GS Loft, ad esempio, è stato utilizzato come gancio il rientro alla quotidianità dopo le vacanze natalizie per costruire un contenuto che raccogliesse tutte le pratiche di benessere da mettere in campo per un rientro in salute su consiglio di Giacomo Spazzini, CEO e Fondatore di GS Loft.
Il comunicato in questione ha avuto molte riprese, sia verticali con focus su salute e benessere (tra cui My fitness magazine) e sia lifestyle nazionali tra cui Elle, GQ, Silhouette Donna, e ha contribuito a rendere il cliente agli occhi della stampa una spokesperson di riferimento nel settore.
Identificare delle opportunità di speech
Che si tratti di intervenire in un podcast, oppure partecipare ad eventi di settore o tenere speech (come per esempio a un’edizione di un TedX), parlare in pubblico non solo permette di aumentare la brand awareness, ma può voler significare anche ottenere una copertura mediatica organica e un posizionamento ancora più definito. Inoltre, ottenere riconoscimenti oppure essere inseriti in classifiche riconosciute rappresenta una leva molto efficace per validare ulteriormente la vostra reputazione.
Un altro esempio, riguardante il nostro cliente TA-DAAN, lo racconta Alice Maserati, PR Specialist in Disclosers.
“Nel caso di Roberta Ligossi, CEO di TA-DAAN, primo content e-commerce dedicato all’artigianato contemporaneo, le attività che sono state messe in atto per affermare il posizionamento dell’imprenditrice e, allo stesso tempo, consolidare l’autorevolezza della startup, si dividono su due fronti. Da un lato, sono state fatte proposte di intervista e partecipazione ad eventi in qualità di speaker, utilizzando come gancio il tema dell’imprenditoria femminile, avendo TA-DAAN quattro giovani donne come co-fondatrici. La tematica è stata molto apprezzata dalla stampa e ne sono scaturite diverse interviste su femminili quali ad esempio Elle e Marie Claire ma anche su testate di più ampio respiro, tra cui RDS, Forbes (programma Siamo Jedi), The Wom, Luce! e Il Sole 24 Ore. Parallelamente, abbiamo candidato Roberta Ligossi per la classifica di Forbes che premia le 100 donne italiane che si sono maggiormente distinte nel corso dell’anno per il loro operato e per Gammadonna, riconoscimento anch’esso dedicato alle iniziative imprenditoriali più brillanti di donne italiane.
In entrambi i casi è stato riconosciuto il valore reale di TA-DAAN e di Roberta Ligossi, la quale si è aggiudicata i due posti nelle classifiche.”
I canali sui quali investire sono numerosi, così come le strategie da applicare per raggiungere gli obiettivi mediatici (che portano poi alla crescita della propria reputazione).